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evo medio

Periodo da 12.000 a 4.000 anni fa

L’Evo medio nasce dalla divisione del popolo dealantita e conseguente nascita delle razze di Arkhesya a seguito della catastrofe provocata dal potentissimo Demone Ry. Quell’epocale evento provocò la totale distruzione del popolo degli dei che fu costretto a emigrare in ogni luogo di Arkhesya disperdendosi in una diaspora senza ritorno. L’Evo Medio è un periodo di interludio molto lungo nel quale le varie etnie nate da quella catastrofe della civiltà Dealantita si consolidano nei territori di Arkhesya. Circa 9.000 anni fa accade un evento epocale che diede una svolta all’intera storia di Arkhesya. Il grande Orrigma erutta in maniera spaventosa dando luogo a un tremendo cataclisma. Questa catastrofe genera una situazione sotterranea terribile che porta milioni di tonnellate di magma incandescente a riversarsi nelle centinaia di tunnel costruiti nel tempo dal popolo dei nani. Il popolo dei nani si trova quindi sull’orlo dell’estinzione, quasi tutte le città sotterranee costruite vengono spazzate via letteralmente. È l’epoca della fine delle città sotterranee dei nani che si ritirano definitivamente a Theka-Thoun.

Vengono costruite tutte le grandi torri di guardia e i baluardi a difesa della piana del Sicland compreso Bahak, la fortezza più antica che difende la gola tra i Dak e il vulcano. Da quella gola normalmente giungono le orde dei morgni e degli stregoni. Gli stregoni del nord, ormai una potenza magica senza precedenti, si allearono con i clan morgni sfruttando i continui dissapori tra il popolo ulgan e i clan. E infine si giunse al momento in cui, forti di tale alleanza, dichiararono ai popoli del Sicland una guerra epocale e senza soluzione di continuità. Al termine dell’Evo Medio scoppiò l’Era delle Grandi Guerre guidate dai wirapi di Magogur contro la coalizione delfydi e ulgan.
Un’era interminabile, circa 1.000 anni di guerre, battaglie e massacri senza fine, durante la quale distruzione e devastazione imperarono in tutta la penisola, quella fu l’era più buia nella storia moderna di Arkhesya. Tutti i popoli di Arkhesya furono coinvolti in questa follia e per generazioni gli scontri e i combattimenti imperversarono senza alcuna tregua. Proprio quando a Bahak gli ulgan, guidati dal leggendario generale Yurnas della casata militare dei Baran (il cui nome completo è Dren Tador Yurnas), aiutati dal popolo Mahannod, riportarono una gloriosa vittoria sull’esercito degli stregoni del nord ricacciandoli momentaneamente sulle loro posizioni. Al termine la coalizione, chiamata l’Alleanza, guidata dal leggendario generale Ouramat Kalpath, riesce a vincere seppure a caro prezzo nell’ultima grande Guerra del Riscatto.
Nello stesso periodo della guerra del Riscatto una giovane maga, Gatra, si presentò al cancello della fortezza nera di Magogur (circa 4.000 anni fa). In brevissimo tempo, tramite una potenza magica prima sconosciuta e denominata magia meticcia, annientò l’intero consiglio degli stregoni e mise fine a quella guerra folle ed interminabile. Da quel preciso momento, nelle cronache storiografiche, si dà inizio alla moderna storia di Arkhesya. La storia moderna prende il nome di Evo odierno. A capo dei popoli liberi che vinsero sugli stregoni del nord, sui clan morgni e sulle creature nate dalla stregoneria, venne incoronato per il suo coraggio e le sue imprese il generale Ouramat della casata dei Kalpath che divenne la casata reale del popolo ulgan. Questa casata regna ormai da ben 4.000 anni sui popoli liberi della grande piana del Sicland.

Epoche dell’Evo Medio

Nascono le Razze

12.000 anni fa

Ulgan, delfydi, morgni, mahannod.
Dissidio interno nell’ordine dei maghi. Nascono i Dravidi che si dirigono nel Quer dove costrutiscono la fortezza magica di Archemur e i Wirapi che invece costruiscono e abitano Magogur.

1° Regno

10.000 anni fa

Ulgan, delfydi, morgni, mahannod. Dissidio interno nell’ordine dei maghi che si erano stabiliti ad Archemur. Avviene la celebre quanto disgraziata scissione. Nascono i dravidi e Archemur e i wirapi che migrano a nord e si insediano nella catena dei Racontes o detta dei Denti di Drago e lì iniziano la costruzione di Magogur.

2° Regno

9.000 anni fa

La grande eruzione di Orrigma. Le città sotterranee dei nani scompaiono, distrutte dalla immane eruzione in parte esterna in parte sottoterra.

Le tensioni costanti tra ulgan e morgni fanno in modo che vengano erette le prime difese con gli avamposti e le torri di confine. Viene costruita la prima versione di Bahak.

3° Regno

8.000 anni fa

Arkhesya si divide in nord e sud. Tensioni costanti tra ulgan e morgni che sfociano in un rafforzamento delle difese sia nella gola tra Orrigma e i Dak che a sud della Grande Barriera, la foresta a nord della torre di Garr. Gli stregoni del nord creano la prima alleanza con i clan morgni e iniziano le prime mire di conquista.

4° Regno

5.000 anni fa

La pace finisce del tutto. Gli stregoni neri, forti del loro potere e dell’alleanza con i morgni, fanno scoppiare l’era delle Grandi Guerre. Inizia il periodo più sanguinoso dell'Intera storia di Arkhesya
Dopo mille anni di scontri feroci questo periodo termina e inizia quello che viene chiamato l’Evo Odierno.



Le Grandi Guerre

Le grandi Guerre Furono quattro e si susseguirono per una durata di circa 1.000 anni a partire dall’inizio del quarto regno dell’Evo medio. Questi i nomi delle guerre e le date in cui vennero combattute riportando anche le battaglie più tristemente famose. Le date sono riferite al 4° regno

  1. Anno 3 - La Guerra dell’Oblio. Chiamata così perché l’onda nera comandata dal generale stregone Kramhar portò l’oblio e la tenebra nella piana del Sicland come mai prima. Durò quasi 600 anni e le battaglie che si ricordano sono innumerevoli, la più importante di certo la grande Battaglia di Naghbas. Gli stregoni dilagano in tutto il territorio e la piana del Sicland si tinge di nero, le città diventano roccaforti e si innalzano mura possenti per difendersi dagli attacchi continui. Durante questo lunghissimo periodo gli stregoni strapotenti oltrepassarono gli Imbolt egiunsero fino al golfo Baghfer conquistando le popolazioni che viveano nelle colline Hiryel e la piana dove sorgeva l’altipiano Minam Cerus. Gli stregoni forti del loro devastante esercito conquistarono l’intera penisola Runast e fondarono Nebrua Karv (ora Tharel), una città che abitarono a lungo fino alla leggendaria Battaglia  del Labirinto. Fu uno scontro terificante che si svolse tra una compagine delfyde, accompagnata dagli alti maghi di quel popolo e da alti maghi dravidi. Dall’altra parte vi era il potentissimo esercito nero comandato da Nargalur il Tagliateste, luogotenente di Kramhar e stratega astutissimo. Riuscì con uno stratagemma a portare il potente esercito dell’Alleanza sull’altipiano e, una volta là, lo fece attaccare da stormi di draghi ferocissimi distruggendo buona parte dell’esercito. La reazione veemente di Nelyam Grahm, valoroso comandante dell’esercito delfyde non si fece ettendere e scagliò contro il nero esercito le sue forze. Lo scontro delle due schiere magiche fu terrificante, il boato scosse l’intera Arkhesya, e l’intero altipiano crollò su sé stesso lasciando scoperte le grotte di cui era internamente composto creando un labirinto naturale. Nargalur rimase vivo e con una schiera di sopravvissuti diede l’assalto finale all’esercito delfyde che invece ebbe la peggio rimanendo quasi completamente distrutto dal cataclisma. Il negromante sconfisse ciò che rimaneva dell’esercito dell’Alleanza e, come monito agli altri popoli delle piane del sud, tagliò personalmente la testa al valoroso Nelyam e a tutti gli ufficiali catturati, ricacciando i superstiti delfydi nella foresta, sconfitti e amareggiati. L’intero sud era ora degli stregoni che vincendo questa terrificante battaglia erano ora padroni di tutta Arkhesya eccetto il Sicland, la piana centrale dove gli ulgan ormai erano circondati.
  2. Anno 670 - La Guerra delle Gole. Chiamata così perché guidata dal nuovo Sommo Necromante Ruveor nelle gole dei Vishor. Gli eserciti dell’Alleanza continuano a perdere terreno. Lo strapotere dei wirapi e dei clan morgni non danno scampo alle truppe amiche che si trovano costantemente in fuga. L’unica via per resistere sono le innumerevoli schermaglie che vengono messe in atto per resistere e non permettere all’esercito nemico che dilaghi nella piana del Sicland. L’ennesima sconfitta dell’Alleanza sulle colline Slopery fa perdere terreno e, una dopo l’altra, cadono Crowly, Shard, Perleb, Gad e in pratica l’esercito nero si apre un corridoio che permette di arrivare fino ai monti Radust isolando Sulltain, la capitale dalla grande foresta del Gunay. Giunto nei Radust l’esercito di Ruveor diede luogo alla terribile Battaglia delle Ascerosse, uno scontro terrificante iniziato nella primavera dell’861, tra l’esercito dello stregone e quello di Berangol Farnur governatore di Faedun, città fortificata difesa da un esercito di valorosi. A nulla valse l’infinito coraggio di quei guerrieri senza paura, troppi i nemici che conquistarono Faedun ammazzando a colpi d’ascia l’intera popolazione, bambini e donne comprese. Una volta conquistata Faedun l’esercito si fermò, la strategia degli stregoni era quella di tagliare la strada sia a est che a ovest isolando la capitale, ma a ovest il valoroso avamposto d Bahak resistette e la potenza degli stregoni si concentrò allora proprio in quel territorio. Bahak doveva capitolare.
  3. Anno 862 – la Guerra del Vulcano. Combattuta soprattutto a Bahak e in tutto il nord est del reame ulgan ha visto le truppe dell’Alleanza soccombere innumerevoli volte ma sempre rialzarsi nonostante i colpi terrificanti subiti. La Battaglia Oceano di spade, scoppiata circa nell’896-7, è stata forse lo snodo cruciale di tutte le Grandi Guerre. Combattuta per circa un mese vide Bahak resistere in modo glorioso allo strapotere dell’esercito nero capitanato dal terribile generale nero Krugan Gograk (una famiglia con sangue dealantita dedita alla magia che darà vita a innumerevoli stregoni e qualche mago bianco). Si ricorda il generale Yurnas della casata dei Baran come un vero eroe che, supportato da un manipolo di valorosi ufficiali, ha tenuto l’avamposto fino al provvidenziale arrivo di un grande esercito di mahannod, capitanati dal leggendario generale Gaham lah Termeb. Dopo quella sconfitta si narra che, quasi inviata dal destino, una giovane maga di nome Gatra avrebbe messo fine allo strapotere di Magogur annientando il Consiglio Nero degli stregoni.
  4. Anno 898 - La Guerra del Riscatto. Questa guerra vede la fine del conflitto, ormai l’esercito nero è dimezzato e la coalizione lo ha ricacciato indietro fino alla vittoria finale. Il leggendario generale Ouramat, della famiglia Kalpath, coalizza un esercito di guerrieri indomiti che, forti di una cavalleria senza precedenti (ricordata come i Gli Indomabili a cavallo), partono alla volta della gola tra Orrigma e i Dak e lì chiudono definitivamente la guerra nello scontro ricordato nei canti come la Battaglia del grande Urlo. Venne chiamata così perché il re, in un momento di sbandamento, sfoderò la sua poderosa voce dando la carica e in quel momento iniziò una travolgente riscossa che distrusse praticamente del tutto l’esercito nero. Fu lo stesso re in un duello epico contro lo stregone Krugan, ai piedi di Orrigma eruttante, e impugnando Glyarbell la magica spada dalla lama rosso cupo, a tagliare la testa allo stregone terminando così una follia lunga un millennio. La grande maga Gatra, nello stesso momento, stava fiaccando il potere centrale di Magogur colpendo direttamente il cuore pulsante degli stregoni neri e distruggendo il loro Concilio Nero direttamente dentro le mura della fortezza nera. Gli stregoni impiegheranno centinaia di anni prima di risollevarsi da questa epica vittoria.

Nell’Evo medio, nella metà avanzata del terzo regno, intorno al 1.500 e quindi circa 6.000 anni, fa gli ulgan si erano organizzati in città e villaggi, Sulltain era già una sorta di capitale del regno e ormai le tensioni tra nord e sud, tra clan morgni e ulgan erano insanabili. Le roccaforti costruite dai re delle varie città del nord: Crowly, Shard, Sulltain, Thert e qualche altra, vennero consolidate e furono inviati distaccamenti militari in numero corposo a difesa dei confini. I clan morgni si stavano organizzando, fomentati dagli stregoni neri bramosi di mettere le mani sui tesori degli ulgan che per secoli avevano accumulato esplorando il loro territorio e trasformando le ricchezze del sottosuolo in gioielli raffinatissimi e meravigliosi e in armi splendide e molto ambite. Alcune di queste armi e alcuni di questi gioielli avevano acquisito grandi poteri magici essendo state forgiate dai nani e poi tenute nelle magiche aule di Archemur dove i maghi bianchi avevano conferito loro grandi poteri. Ogni città ulgan aveva un reggente che si era organizzato con un proprio esercito e l’intero reame ulgan era composto di decine di piccole città stato che, a parte qualche screzio, erano sempre riuscite ad andare d’accordo.

I rapporti degli ulgan con i clan morgni sono sempre più tesi e iniziano le prime scorribande.

Attorno al 1.530 del terzo regno dell’Evo Medio, le notizie non sono del tutto sicure, a Magogur accade un fatto che avrebbe cambiato l’intera storia di Arkhesya, per sempre. Durante il rituale duello all’ultimo sangue, crudele e violento, per la successione al ruolo di Sommo Necromante il vecchio ma potentissimo stregone Vurbat della casata Traur detto Il Nero viene sconfitto dal giovane e terribile Kramhar della famiglia Varan detto il Distruggitore per la sua propensione a radere al suolo ogni luogo conquistato ammazzando ogni abitante, senza pietà. Quella notizia sconvolse gli ulgan perché sapevano che Kramhar avrebbe indotto i grandi clan morgni del nord ad iniziare una guerra senza quartiere. In meno di una decina d’anni riuscì a coinvolgere con promesse e lusinghe i grandi clan di Vidrysk e Idrysk, le più grandi città morgni sul mare e quindi i Gruth, i Pukol e i Thury così come i Kuthy, gli Hatta e i Crahl, irretiti dal Sommo Necromante con promesse di lauti bottini di guerra. Kramhar disse ai capi clan che avrebbero potuto tenersi tutto fuorché le armi e gli oggetti dotati di magia. Il popolo morgni non sa che farsene della magia, diffida delle arti magiche e le lascia agli stregoni perciò l’accordo fu facile per Kramhar che arruolò così nel suo esercito tutti i più grandi clan del nord. Non pago di questo enorme esercito, ma visto prima, con centinaia di stregoni della fortezza nera pronti a dar battaglia il Sommo Necromante percorse per un altro decennio tutte le lande più desolate del nord di Arkhesya, tutti gli anfratti, la gole, le paludi e arruolò tra le sue fila un numero spropositato di creature delle tenebre. Orchi, Troll, Demoni delle paludi, Coboldi, Mannari, persino dei grandi Draghi dei Dakmurdy oltre e infiniti stormi di Thai-Dren, i draghi volanti e tutta la genia più assetata di sangue e di prede venne assoldata con la promessa di sangue fresco e, alla fine, l’esercito di Kramhar era somigliante a una enorme onda nera che prometteva di sommerge di dolore e terrore l’intera piana del Sicland e oltre. Ciò che si sa con certezza è che Kramhar volesse quella guerra perché era alla ricerca del potere assoluto, il suo desiderio era quello di tornare al grande potere Dealantita, ma in chiave nera. Per fare questo aveva bisogno di tre oggetti dai poteri enormi: il canone Onyl al completo e cioè tutti i più importanti libri di magia così avrebbe avuto per sé tutti i più importanti incantesimi, il Glagaerth Helimin la mitica pietra preveggente che poteva dargli il potere sul tempo e sul futuro e infine le tre Rimemore Azzurre, tre pietre si guarigione dai poteri incredibili foggiate dai nani delle prime ere e infuse del potere dai Dealantiti stessi. Con questi oggetti non avrebbe avuto rivali in alcun luogo al mondo e avrebbe potuto radere al suolo persino Archemur, la fortezza degli odiati maghi bianchi. Vi sono studiosi che sostengono che Kramhar cercasse di impossessarsi anche di Glyarbell la leggendaria spada del reggente di Sulltain, poi spada del re della dinastia Kalpath, unica arma in terra di Arkhesya di cui non si conosce né il materiale, né da chi fu creata, ma con poteri terribili in grado di abbattere qualsiasi nemico, a prescindere dai suoi poteri o dalle sue doti.

E quindi nel gelido inverno del 1.998 del Terzo Regno quell’enorme esercito nominato poi l’Onda Nera staziona e si rinforza ancora per un paio di inverni in quelle gole diventando immenso e orribilmente potente. Un paio di anni dopo lo stazionamento dell’esercito nero mezza dozzina di villaggi ulgan di confine furono come vaporizzati da quella forza demoniaca immane e da quel momento, tradizionalmente, si fanno partire le Grandi Guerre e ha formalmente inizio, nella maniera più triste possibile, il Quarto Regno. Nell’anno 3 del Quarto Regno una enorme onda nera scese lungo la grande gola tra Orrigma e i Dakmurdy inondando di terrore e dolore la piana del Sicland.

Venne nominata Guerra dell’Oblio per come si muoveva l’esercito nero che pareva togliere persino luce al sole laddove giungeva. Gli ulgan erano pronti, loro alleati tutti i popoli liberi del mondo di Arkhesya: delfydi, mahannod, maghe dell’Ombra, persino i clan Azhemadi si allearono, i nani Thoun anche un nutrito stormo di nani delle vette a cavallo dei loro Roc da guerra, ma l’esercito di Kramhar sfondò a nord e dilagò nella piana. Innumerevoli le vittime, le stragi e i villaggi rasi al suolo. L’avamposto di Bahak, in maniera eroica, sostenne l’onda riuscendo a deviarla a sud. L’esercito del generale stregone si abbatté sulla grande città di Naghbas protetta da possenti mura e da eserciti preparati e potenti con alle spalle le forze della coalizione. Ma nella grande Battaglia di Naghbas la città viene letteralmente rasa al suolo con tutti i suoi abitanti e tutt’ora è una città fantasma. Naghbas era una città abitata da ulgan di alto rango ed era una delle città più floride del tempo visto che curavano i contatti e gli scambi con il popolo dei mahannod e poi avevano dimestichezza l’estrazione di metalli avendo scoperto molti filoni di metalli preziosi e utili nella vicina catena dei Dak. l’immenso esercito nero deviò verso sud e si scagliò come un’onda nera e terribile sulla città. Naghbas aveva mura possenti e il loro goovernatore Barath Varmal detto Orsomanto per la sua folta capigliatura era stato un generale degli ulgan e quindi disponeva della conoscenza e dell’esercito per contrastare l’avanzata degli stregoni. La città resistette per anni all’assedio degli stregoni ma poi Barath venne tradito da un suo fedele luogotenente, un ulgan del sud a cui Barath teneva come un figlio, Neravol Occhiospento che rivelò al generale Kramhar un’entrata segreta da nord, dal lato dei Dak. In cambio Neravol aveva fatto un patto col generale che avrebbe lasciato vivi tutti coloro che si sarebbero arresi a lui, lasciandoli andare.

Neravol ebbe l’ingenuità di credere al generale nero e quando Barath seppe dell’accordo scellerato era ormai tardi, la città venne conquistata la notte stessa e messa a ferro e fuoco. Tutte le famiglie dei reggenti passate per le armi, anche i neonati e le donne, senza pietà e impalati lungo le vie che conducevano alla città a monito per chi volesse ribellarsi ai nuovi padroni. Neravol venne sgozzato sulla piazza di fronte a Barath in catene che, poco dopo, fece la stessa fine. Rimasero immortali le parole del re Orsomanto rivolte al generale nero: “Stregone d’anima nera, con l’inganno hai conquistato questa città, ma nulla rimarrà per te perché questo luogo è maledetto da ora e per sempre, queste sono le mie ultime parole.”

Proferite queste parole venne ucciso di fronte ai suoi cittadini e poi la città venne data alle fiamme. Accadde che, dalla vicina Piccola Barriera, le fiamme richiamassero alcuni demoni e spettri che si nutrono di dolore e sofferenza. Giunsero a branchi costringendo l’esercito nero a fuggire per non diventare cibo per gli spettri che occuparono la città e da quel giorno non la lasciarono mai più. Anche ora Naghbas è una città fantasma impossibile o quasi da attraversare, impossibile viverci. Qualche storico sostiene che il generale nero Kramhar non abbia attaccato a caso Naghbas e, anzi, addirittura che non fosse per nulla Bahak l’obbiettivo degli stregoni ma proprio la grande e florida città a ridosso dei Dakmurdy. Sostengono questa tesi con il fatto che gli stregoni erano a conoscenza che le potentissime Rimemore Azzurre, tutte e tre, erano conservate proprio a Naghbas perché parrebbe che re Barath avesse una discendenza diretta dai grandi re dealantiti anche se nulla è certo in questo versante. Possedere le mitiche pietre foggiate dalle mani di Dilaur, uno degli dei Morren, sarebbe stato segno di vittoria sicura e Arkhesya sarebbe capitolata di certo. Il generale, conquistata la città, riuscì a impadronirsi di Ohar del mare e Uhos dei fiumi ma non riuscì a trovare Ahel, la più potente, la pietra del Cielo. Senza quella pietrà non acquisì il necessario potere per evocare il leggendario potere delle pietre. Un potere che, si narra, sarebbe in grado di guarire o ammazzare intere popolazioni in un istante, dipende dalle intenzioni di chi le utilizza. Dove sia finita Ahel è ancor oggi questione dibattuta visto che le altre due, alla fine della guerra, vennero recuperate. Chiunque ritrovasse la terza avrebbe tra le mani un talismano potentissimo con il quale fare praticamente tutto.

Le battaglie si susseguirono per secoli anche dopo la morte di Kramhar che comandò per più di 400 anni e che credeva avrebbe avuto vita facile con il suo esercito, ma incontrò l’eroismo e il coraggio indomito degli ulgan. In quella battaglia Kramhar venne in possesso di due Rimemore Azzurre, la terza Ahel, la più potente, scomparve forse preda di uno dei suoi luogotenenti neri. Gli studiosi aiutati dai Dresgon dai grandi poteri si spinsero a dire che fu Hargaon Vurkal detto il Rosso, chiamato così per il colore rosso fuoco della sua capigliatura, a portarla via con sé e a farla sparire definitivamente.

Comunque dopo quasi 600 anni di battaglie il popolo ulgan era allo stremo e il territorio pressoché dimezzato viste le conquiste dell’immenso esercito del generale stregone. I morgni avevano conquistato praticamente tutta la regione a est della piana del Sicland fino a Derl e quindi per la prima volta nella loro storia avevano uno sbocco al mare del sud, nella baia Glaukea. In ogni caso i territori a ovest dello Slowriv resistevano e l’esercito nero non riusciva a sfondare in alcun punto oltre il fiume. Si era in una condizione di stallo dopo che lo stregone nero aveva dilagato nella piana. Nel 664 del quarto regno Kramhar muore dopo una vita intera passata nei campi di battaglia, ma senza aver recuperato quasi nulla degli oggetti magici che si era prefisso a parte due Rimemore Azzurre: Ohar la pietra del Mare e Uhos, la pietra dei fiumi e dei laghi senza però trovare la più potente Ahel, del Cielo. Gli ulgan conservavano proprio a Naghbas le due Rimemore Azzurre. Il generale stregone recuperò anche un libro del canone Onyl ma poi morì in circostanze mai approfondite, forse di vecchiaia, forse ammazzato dal suo successore. Il successore di Kramhar fu uno stregone potente: Ruveor detto l’Ammazza Re. Inizia così la Guerra delle Gole che per un paio di secoli vede le armate nere impegnate sul fronte nord. Il nuovo generale stregone cercò di attaccare da nord per sfondare attraverso le gole dei Vishor con una serie infinita di battaglie per fiaccare e conquistare tutti i territori del nord e poi arrivare a Sulltain e raderla al suolo. Furono le battaglie più eroiche di tutte le Grandi Guerre da parte dell’esercito ulgan e degli alleati perché le roccaforti di Netur, Murr e Bahak così come le cittadelle fortificate di Ahran e Thert resistettero oltre ogni possibilità, oltre ogni previsione ricacciando indietro il nemico anche se a costi inenarrabili di vite. Generazioni intere andarono perdute e quel periodo ancora adesso nei canti ulgan viene ricordato sotto il nome di Le notti dell’afflizione poiché intere generazioni furono perdute nelle lunghissime notti di assedio e di guerriglia.

Nel 898 la coalizione dei popoli sfonda ai guadi di Ravebrast e questo fatto segna l’inizio della terza e ultima guerra: la Guerra del Riscatto. La coalizione dei popoli liberi torna in possesso di parte dell’est conquistato dalle armate nere nella prima guerra, costringendole a ritirarsi verso nord. inizia una lenta riconquista dei territori ulgan con innumerevoli vittime. Lentamente, zolla dopo zolla, il territorio viene conquistato anche se interi villaggi non saranno mai più ricostruiti, Naghbas rimarrà per sempre una città fantasma e la Piccola Barriera, un tempo splendida foresta incantata è diventata ora una tetra foresta abitata da demoni, spettri e creature malefiche che non la lasceranno mai più. Tutt’ora è proibito avventurarvisi. Accadono però in questo tempo due fatti risolutivi: nasce da una stirpe meticcia con sangue dealantita e sangue della futura casata reale ulgan una maga: Gatra e prende il comando delle armate ulgan il generale Ouramat Kalpath, famiglia nobile di stirpe antichissima.

Il generale guida una battaglia importantissima a Bahak e con altri generali valorosi tra cui il leggendario Yurnas vincono sulle armate nere dando un colpo letale alle loro velleità di conquista. Allo stesso momento la giovane e potentissima maga Gatra si presenta sola ai cancelli della nera fortezza di Magogur e, scardinate facilmente le difese degli stregoni, entra e annienta in un solo duello tutto il Concilio Nero mozzando di fatto la testa al serpente. In quel momento il grande dravide, Dresgon del Fuoco, Cryteus a capo di un esercito scelto di guerrieri e maghi, di ulgan e delfydi ebbe la meglio sulla cittadella fortificata incastonata nel maniero sconfiggendo tutti gli stregoni che si erano asserragliati al suo interno. Mise fine così a mille anni di guerra.

Ouramat Kalpath divenne così il primo re della casata reale su tutto il popolo ulgan ed ebbe inizio quello che viene definito l’Evo Odierno che tutt’ora continua a distanza di più di 4.000 dall’insediamento del primo re.