Ulgan
Area occupata da questo popolo: Piana del Sicland e sud est Arkhesya
Popolo più numeroso e florido. Dotati di grande intelligenza, studiosi e operosi. Costruttori di grandi costruzioni, allevamenti e coltivazioni. Risiedono per la maggior parte in Sulltain la grande capitale e città più popolosa di Arkhesya e nella cinta di villaggi costruiti attorno ad essa. Sono retti da una casa regnante di grande illuminazione e lungimiranza. Abitano in una miriade di villaggi in tutta la piana del Sicland e poi a sud fino al mar Nywam. Sono i garanti della pace nella penisola, essendo i più pacifici e numerosi hanno stabilito fruttuose alleanze con quasi tutti i popoli di Arkhesya, eccetto naturalmente i morgni. Con i Mahannod esiste un reciproco rispetto e nessun significativo contatto.
Origine: Il popolo ulgan nacque dalle rovine del popolo dealantita di cui perse praticamente ogni potere magico ma mantenne alcune qualità come: il carattere, l’operosità, le capacità di inventiva e di studio. In seguito allo sfacelo della razza dealantita la parte migliore e più operosa di quel popolo colonizzò tutta la piana del Sicland e lì pose le basi per la civiltà più florida dell’intera Arkhesya. Moneta: TARZIO. Il Tarzio è la moneta del popolo ulgan e viene utilizzata, al pari del Sablo, in tutta Arkhesya anche se di valore inferiore nel rapporto di circa uno a tre. Utilizzata negli scambi commerciali viene coniata dalla casa regnante ulgan. Il Tarzio viene ricavato da una serie di metalli le cui miniere, di proprietà della casa regnante, sono dislocate nei monti Vishor. La lega dei metalli fa acquistare alle monete un colore che assomiglia all’ottone anche se un po’ più scuro.
Lingua: La lingua ulgan si chiama ulgan. è la classica lingua del popolo che praticamente tutte le razze e le etnie di Arkhesya conoscono. Non consta di tante regole ed è semplice da imparare, almeno nei rudimenti che servono per comunicare. Non possiede struttura complicata e la fonetica è più dura del delfyde da cui differisce soprattutto per la scarsa musicalità.
Governo: Monarchia Nobiliare casata dei Kalpath il cui vessillo è l’aquila. La famiglia reale può investire sia re che regine per diritto di nascita. Da sempre considerata la casata più lungimirante e saggia di Arkhesya è quella che ha permesso al popolo ulgan di diventare il più florido. Il consiglio ulgan viene convocato per ogni decisione che coinvolga la vita del popolo ed è tenuto in grande considerazione il suo giudizio. È composto da persone del popolo che vengono elette per acclamazione ogni lustro. L’ultima parola spetta comunque al reggente in vita, ma il consiglio ha grande influenza su tutta la vita di questo popolo. Esistono molte casate nobiliari che nel corso dei secoli sono state assegnate dalla nobile casata dei Kalpath alle varie città e cittadine ulgan. Ogni città ha quindi il suo signore che la governa con la sua famiglia, un castello o un palazzo fortificato e un esercito per difendere il luogo e controllare la cittadina. Le casate nobiliari sono:
- Arhing – signori del freddo e casata di Tysnow – Vessillo: la Montagna Rocciosa
- Arcrab – signori dei corvi e casata di Crowly – Vessillo: il Corvo Nero
- Arlond – Signori del golfo e casata di Bran – Vessillo: l’Onda Impetuosa
- Arhkair – Signori delle navi e casata di Derl – Vessillo: una Vela Spiegata
- Arthal – Signori del faro e casata di Cory – Vessillo: il Lupo Bianco
- Arthof – Signori dell’est e dei villaggi Hirl (pendici colline Hiryel) - Vessillo: l'Orso Grigio
- Arylat - Signori del sud e casata di Tharel - Vessillo: l'Albero Frondoso
Esercito: Gli ulgan hanno un potente esercito a terra e a cavallo. Sanno costruire formidabili armi d’assedio e sono capaci di grande organizzazione in campo aperto. L’esercito è composto da una rigida gerarchia che gestisce gli ordini in tempo di guerra. Grandi combattenti con completa dedizione ai compagni e agli alleati, sono pur tuttavia completamente privi di ogni tipo di magia. Nell’esercito ulgan comunque militano da sempre grandissimi strateghi in grado di mettere in difficoltà con la loro arte anche i popoli dotati di magia. In aiuto al popolo ulgan vi sono i maghi dravidi che però aiutano solo in caso di esercito nemico composto d forze magiche.
Caratteristiche: questo popolo, data la storia che l’ha contraddistinto fin dalle origini, si è evoluto acquisendo una serie di caratteristiche molto variegate, tali da renderlo il popolo meno omogeneo in rkhesya. L’altezza media è abbastanza elevata anche se non paragonabile a quella delfyde. La carnagione è rosea ma con tonalità che vanno dal roseo chiaro fino al nocciola o sabbia. Però, mentre verso est si riscontra una prevalenza di carnagione scura verso ovest si possono trovare ulgan dalla pelle chiara e perfino con individui dalla capigliatura bionda. Questa grande varietà è dovuta al fatto che questo popolo è stato, nella sua storia, a stretto contatto con tutte le altre etnie di Arkhesya. La struttura è longilinea e vagamente ricorda quella delfyde, ma vi sono specie verso est delle comunità ulgan un po’ più basse ma più robuste con spalle e toraci mediamente più larghi. Gli abitanti di ogni casata hanno caratteristiche leggermente discordanti, ma le differenze quasi si annullano al limitare del confine tra una casata e l’altra. Gli abitanti della casata con la capitale, Sulltain, ritengono di incarnare le perfette caratteristiche del popolo ulgan, ma si tratta di solo orgoglio visto che a Sulltain risiede la casata regnante. In ogni caso vi sono lievi differenze nelle varie casate, ad esempio gli abitanti della casata Arthof, delle colline Hiryel, sono montanari da secoli e tendono ad avere un corpo un po’ più tozzo e forte, squadrato da secoli di vita impervia rispetto ai cittadini della piana del Sicland che sono mediamente più longilinei e mediamente più alti. Gli abitanti di Crowly, della casata di Arcrab del Corvo Nero, sono i più chiari di carnagione, quasi pallidi nella maggioranza e spesso si incontrano individui alti e affusolati. La carnagione delle donne ulgan dell’intera regione è conosciuta in tutta Arkhesya. Le donne di Crowly hanno spesso un soprannome, vengono chiamate dal resto del popolo ulgan con l’appellativo di pellelatte ed entrambi i sessi non di rado hanno gli occhi di colori chiari. Per lo stesso motivo gli abitanti delle casate di Derl e Bran, riepttivamente gli Arhkair e gli Arlond, sono mediamente più bassi, robusti e si incontrano individui di carnagione più scura, di un luminoso marron chiaro. Le donne hanno un colore della pelle che ricorda una lieve abbronzatura ed etrambi i sessi hanno sovente gli occhi scuri: neri o nocciola. Alcuni studiosi sostengono che gli ulgan abbiano una tale varietà a causa del loro confinare con gli altri popoli e quindi a ovest con i delfydi e a est con mahannod, anche se entrambi questi popoli difficilmente si mescolerebbero con altre etnie. In ogni caso è una teoria abbastanza plausibile.
Religione: la religione ulgan e più complessa e meno astratta di quella delfyde. Anche gli ulgan hanno grandissimo rispetto e venerazione per l’astro solare e seppur condividano in parte l’idea delfyde della costellazione Arhel, come sorgente massima di energia spirituale, non ne seguono il culto su questo campo. Per essi esiste una vita una che pervade l’intero universo e in questo universo si manifesta in molteplici forme. A questo infinito essere i più grandi anacoreti ulgan diedero il nome di Atus, una sorta di innominato ed innominabile divinità il cui spirito pervade ogni particella dell’universo. Purtroppo nel tempo questa sorta di panteismo ha fatto nascere anche delle deviazioni malate che hanno creato una serie di divinità minori. Tutt’ora si tende a venerarle soprattutto nelle zone agricole più sperdute dove profondo è il legame con i cicli naturali. Gli ulgan costruiscono templi per la devozione all’astro solare, ma non lo raffigurano, mentre vengono raffigurate, a volte, le figure minori delle forze della natura quali il vento, il fiume, il grande oceano. A Sulltain è presente il maestoso tempio dove vengono festeggiate le due festività maggiori che coincidono con il momento in cui la luce cede il posto al buio e il momento in cui il buio cede il posto alla luce. Le due feste coinvolgono per tre notti e tre giorni l’intera popolazione ulgan di Arkhesya che festeggia con giochi, serenità e prodotti di stagione la fine di un ciclo e l’inizio di un altro. La casta sacerdotale non invade la vita dei cittadini ulgan, ma un certo grado di influenza riesce a produrlo verso la casa Reale che tiene spesso in considerazione giudizi e consigli.
I morti ulgan vengono arsi su cataste di legno di frassino. Il frassino è legno magico e con proprietà adatte alle cerimonie di addio del defunto. Il frassino è albero forte e colonizzatore di altri territori. Nonostante questo nell’ora della fine anch’esso cede il posto alla morte. Chiaro il riferimento all’ineluttabilità della morte nei confronti di chi percorre un sentiero in questo mondo. Le pire vengono allestite in appositi luoghi dei villaggi o delle città. Il sacerdote recita le invocazioni del caso e, attraverso delle formule antichissime, augura all’anima del defunto un buon viaggio verso i mondi spirituali e allo stesso momento gli ordina di lasciare il corpo materiale poiché non più utile al suo viaggio da ora in poi. In caso di guerra o epidemia, causa forza maggiore, è possibile fare delle pire di grandi dimensioni dove bruciare più corpi allo stesso tempo.
Costumi: Gli ulgan vivono in case di legno che di norma sono molto curate, tengono particolarmente alla famiglia e alla pace nel loro territorio. Sono onnivori e le abitudini alimentari sono legate al territorio dove abitano. Lungo le coste il pesce, nell’entroterra la carne e ovunque frutta, verdura e cereali di ogni sorta sono la loro dieta. Sono particolarmente ghiotti delle loro tisane Oboran e Molan, ma soprattutto i maschi non disdegnano per nulla Gylean, la birra bionda prodotta dagli ulgan. In alcune zone del sud la birra viene speziata per renderla più forte. Le birre più forti, prodotte dai nani, vengono importate in grande quantità soprattutto in occasione delle fastose ricorrenze di primavera. Producono anche un superalcolico ricavato dalla fermentazione della canna da zucchero a cui vengono aggiunte spezie di varia natura per aromatizzare. Il suo nome è Lobrum, molto costoso nella variante raffinata Lobrumsyl ma si trova anche in varianti molto economiche a portata di qualsiasi tasca.
Alberi: il capitolo alberi, per il popolo ulgan il mondo degli alberi è fondamentale, sotto ogni aspetto. Fin dal loro insediamento nella grande piana del Sicland e poi fino al sud, ai confini col mare, il popolo ulgan ha legato la sua esistenza e storia al mondo degli alberi. Sulltain, come capitale, ha sempre avuto al centro della grande piazza centrale, di fronte al grande Tempio ad Anilaur, la cittadella fortificata e tutte le grandi costruzioni che governano questo popolo, un enorme Frassino, il cui nome è Thanaor che da centinaia e centinaia di anni campeggia al centro della cittadella fortificata nel cuore della capitale. sotto il regno di re Ildenor II° nascono le casate e, in un leggendario concilio tra il re degli ulgan e i maghi bianchi di Archemur chiamato Concilio degli Alberi, venne deciso di dotare di un albero magico ogni casata. Ogni albero avrebbe avuto una differente qualità che avrebbe caratterizzato la casata e la zona e di conseguenza avrebbe dato un tono ad ogni regione del regno ulgan. Ecco di seguito le casate con i relativi alberi e la conseguente qualità sia positive o virtuose che negative o viziose.
Kalpath – Thanaor il Frassino: Longevità, Fecondità, Saggezza – Morte, Sterilità, Pazzia
Arhing – Abieslyn l’Abete – Speranza di Luce – Caduta nelle Tenebre
Arcrab – Bactuss il Tasso – Tenacia, Guarigione – Disperazione, Malattia
Arlond – Caryaf il Fico – Immortalità., abbondanza – Caducità, Carestia
Arhkair – Olepya l’Ulivo – Salvezza, Prosperità – Dannazione, Povertà
Arthal – Betilea la Betulla – Purezza, Limpidezza – Bruttura, Lordura
Arthof – Uleimor l’Olmo – Visione, Profezia – Cecità, Terrore
Arylat - Ruberio l’Acero Rosso – Modestia, Nobiltà – Orgoglio, Presunzione
Ogni albero di ogni casata, iniziando da quella Reale, è stato accuratamente selezionato dai Dresgon della Flora e della Fauna su diretto incarico del Gran Sacerdote dei dravidi della fortezza di Archemur. Quindi ogni albero ha delle particolari proprietà adatte alla relativa casata a cui è stato assegnato. Gli alberi coltivati nella realtà parallela di Archemur, la fortezza magica, non sono come tutti gli altri alberi, ma posseggono particolari poteri poiché provengono da un mondo fatato. Per questo motivo ognuno di questi alberi è dotato di alcuni poteri che innalzano una barriera incantata su ogni capitale di ogni casata a protezione delle città che ospitano le casate che governano il regno ulgan. Però Ildenor II° era un re saggio ed aveva stabilito che ogni albero esprimesse qualità positive e allo stesso modo qualità negative. Ciò dipendeva direttamente dal grado di virtù o di vizio espresso dalla casata regnante. Per questo motivo l’albero, alla fine, altro non è se non un potenziatore delle qualità espresse dalla casata. Quando una casata tende a corrompersi, l’albero posto al suo centro acquisisce e mostra al popolo quelle qualità negative. La casata è perciò, per certi versi, costretta a dimostrarsi virtuosa nei confronti del popolo che governa, ma la storia ulgan dimostra esattamente il contrario e le casate spesso si corrompono e, nonostante l’albero segnali questo stato di corruzione, le casate procedono nella loro strada verso le tenebre.
Per fare un esempio, quando la casata di Arylat dell’albero frondoso è corrotta nell’animo per le azioni che fa allora l’Acero Rosso, Rubryum, diventa scarlatto scuro, color del sangue rappreso e segnala al popolo che la casata è corrotta o si sta corrompendo. Questo è un segnale chiaro di ciò che sta accadendo alla casata che governa quella determinata città.
Nella storia, anche se raramente, è accaduto che gli alberi posti al centro delle città, nonostante fossero colti dai dravidi stessi nelle foreste attorno ad Archemur e per questo alberi dotati di una potentissima magia, morissero per varie cause: battaglie, mostri, demoni, stregoni malefici e altre motivazioni. Questi misfatti di norma sono sempre forieri di periodi terribili in cui si manifesta in tutta la sua potenza il vizio relativo al lato negativo dell’albero.
È accaduto ad esempio che morisse Uleimor, l’Olmo sacro della casata Arthof, durante una battaglia contro un’orda di demoni delle colline, aizzate contro la città da una squadra di stregoni raminghi che riuscirono a raggiungere il cuore della cittadina. Per mesi le colline Hirl furono assediate da strani branchi di enormi Orsi Grigi (simbolo della casata) che portarono terrore alla città distruggendo raccolti, villaggi e tutto quello che trovavano sul loro cammino, compresa la strage di molti poveri ulgan della zona.
L’albero dei Kalpath. Una descrizione puntuale e maggiormente dettagliata merita Thanaor, il Frassino della casata reale Kalpath. A differenza degli altri alberi, appartenenti alle altre casate, Thanaor è strettamente legato alla casata reale che governa il reame ulgan. La cerimonia di incoronazione del re o della regina viene celebrata dal Gran Sacerdote dravide che sancisce, attraverso un rito magico, la completa sintonia tra Thanaor e il nuovo reggente. In questo modo la vita dell’uno è perfettamente simbiotica alla vita dell’altro e pensieri, sentimenti, emozioni, progetti, strategie e anche la salute stessa sono strettamente collegate. Se il reggente si ammala lo stesso albero ne risente, ma essendo un albero plurisecolare è in grado di sostenere la vita del reggente aiutandolo nella guarigione. Thanaor invece non si ammala praticamente mai a meno che non subisca qualche strano sortilegio, ma in ogni caso Thanaor è praticamente inattaccabile se non dal Sommo Necromante dei wirapi che qualche volta nella storia è riuscito a minarne la salute. In quel momento, se Thanaor viene attaccato, il reggente è in estremo pericolo perché il Frassino può guarirlo, ma non può accadere il contrario. Solo il Gran Sacerdote dravide può, con le sue arti magiche, provare a sanarlo. Quando si avvicina la morte del reggente per vecchiaia o per malattia Thanaor mostra un numero cospicuo di foglie gialle e qualsiasi sia la stagione si seccano in fretta e cadono. Nello stesso istante in cui il regnante esala l’ultimo respiro dall’albero cade un grosso ramo a testimonianza che un altro re o regina hanno lasciato questo mondo.
Corporazioni e Gilde
Ogni città ulgan, in corrispondenza alla casata di appartenenza, possiede un’antica tradizione artigianale di costruzione o di guarigione che la contraddistingue da tutte le altre. Gli artigiani o i guaritori affiliati alla relativa casata ne conferiscono lustro e vengono riconosciuti come i più importanti del regno ulgan. Qui di seguito descrivo le corporazioni o le gilde con la relativa casata du appartenenza e la descrizione della loro attività e storia.
SULLTAIN – Casata reale Kalpath – l’Aquila
Accademia degli Hugsklan. Si tratta della più importante accademia militare del paese, fondata dal principe Ponnos, figlio del re Kurty, circa nel 3000 dell’Evo Odierno. Il principe Ponnos non salì al trono, essendo il secondogenito, per cui poté occuparsi per tutta la vita dell’Accademia dandole regolamento e solidità.
TYSNOW – Casata degli Arhing - Montagna rocciosa
Gilda Toxeon, i costruttori di archi. Conosciuta in tutto il regno ulgan per la sua antichissima tradizione e conosciuta anche nei regni delle altre etnie. Questa gilda costruisce ogni tipo di arco conosciuto, da quelli lunghi da utlizzare nei campi di battaglia o sulle mura dei castelli a quelli corti utilizzati in battaglie ravvicinate o dai reparti di cavalleria che necessitano di agilità e precisione.
CROWLY – Casata degli Arcrab –il Corvo Nero
Gilda Athenur, famiglia di fabbri forgiatori di armi. Si tratta di una famiglia nobile molto antica e collerica, un ramo famigliare della casata degli Arcrab condito da venature oscure. Avvenne molti secoli addietro che Elhain e Partrol Arcrab, figli dell’anziano governatore Norkol, diedero luogo a una feroce faida interna.
Al giorno d’oggi le due famiglie in lotta si sopportano, ma per rispetto dell’antico avo, non si sono mai scontrate eccetto, rare volte, qualche scaramuccia che non ha mai portato a più di qualche livido.
BRAN - Casata degli Arlond –l’Onda Impetuosa
Corporazione Eleyar di costruttori di navi da guerra. Fondata da Vayshel Travesrot che diede il nome della madre, tragicamente scomparsa, alla corporazione. Vayshel, assieme al fratello gemello Velisher, si appassionarono fin da giovanissimi a tutto ciò che galleggiava.
DERL - Casata degli Arhkair –la Vela Spiegata
Corporazione Urtal di costruttori di navi commerciali. Vedere spiegazione nella corporazione di Bran dei fratelli Travesrot.
CORY - Casata degli Arthal – il Lupo Bianco
Accademia Nhulin dove si formano i migliori esploratori e cacciatori del regno. La leggenda narra che sia stata fondata nientemeno che dal principe Nhulin Kalpath, figlio della particolarissima regina Alheyn Ramod’acero dotata di una potente chiaroveggenza.
HIRYEL - Casata degli Arthof – l'Orso Grigio
Gilda degli Hippones. Sono la più rinomata corporazione di allevatori di cavalli, sia da guerra che a scopo commerciale di tutto il regno. La gilda è proprietà da secoli e secoli della famiglia Hippones che da sempre alleva cavalli. Il destriero stesso montato dal reggente della famiglia reale giunge dalle stalle di Hyriel.
THAREL - Casata degli Arylat - l'Albero Frondoso
Accademia Hissopus degli speziali, guaritori e conoscitori d’erbe. Questa corporazione, di certo la più nota del regno ulgan, è rinomata per la grande conoscenza profusa in tanti secoli nell’ambito delle erbe curative officinali e dei preparati con le medesime. Naturalmente i guaritori dravidi, formati nella fortezza di Archemur, sono di gran lunga i più dotati e potenti visto che hanno sviluppato una grande padronanza della magia naturale, ma i guaritori della città di Tharel sono molto più numerosi e quindi danno un aiuto capillare su tutto il territorio ulgan.