morgni
Zona di residenza: Nord Arkhesya
Il popolo più infido di tutta Arkhesya. Popolano la maggior parte del nord. Sfruttano, rubano, effettuano scorribande, sono pirati in tutti i mari, effettuano scorrerie continue in tutte le terre di confine. Nelle loro città vige una quasi assoluta anarchia. I migliori di loro commerciano e trafficano qualsiasi merce anche in terre lontane. Sono suddivisi in clan di cui si parla ampiamente nel capitolo relativo alle Città Morgni. Ogni clan è autogestito e spesso si aprono faide tra di loro. Quando però sono ingaggiati dai maghi neri o da qualche altro malvagio divengono indefessi mercenari e tremendi combattenti. Per il denaro dimenticano ogni torto coalizzandosi.
Origine: La feccia del popolo dealantita, i reietti dei villaggi più esterni fuggirono come codardi per primi dopo l’attacco del demone e si rifugiarono al nord dove popolarono l’area a nord del grande vulcano Orrigma.
Moneta: Non vi è alcuna moneta a parte quelle sottratte o avute negli scambi commerciali con gli ulgan del nord o, più raramente, con i delfydi. Il baratto rimane il mezzo usato dai morgni per i loro scambi.
Lingua: Si può dire che la lingua morgni non esiste. La miriade di dialetti, tutti molto somiglianti, dei vari clan è stata messa dagli studiosi sotto il nome di Galung. Pochissimo viene scritto nelle lingue morgni poiché il popolo è completamente privo di un’idea di civiltà e quindi praticamente privo di qualsiasi riferimento letterario. Alcuni rotoli in lingua morgni sono conservati nella biblioteca di Sulltain, e narrano la storia dei clan che si sono collocati al nord di Arkhesya.
Governo: Ogni clan è autogestito e, solitamente, è la famiglia più ricca ed influente ad avere il comando. Le lotte intestine nei clan spesso portano a scontri all’ultimo sangue e a causa di questi la famiglia a capo del clan può essere sostituita da quella vittoriosa. In pratica vige la legge del più forte. Le regole non esistono e sostanzialmente vige un’assoluta anarchia, questo da modo agli altri popoli di non avere quasi mai grossi guai dai morgni sempre impegnati a combattersi tra loro.
Esercito: Non esiste un vero esercito morgni. I clan spesso si combattono anche per futili motivi. I clan si riuniscono solamente sotto l’egida degli stregoni neri nel caso questi appaiano nella storia di Arkhesya. Per il resto del tempo ogni clan organizza il suo esercito personale. I soldati morgni si contraddistinguono per la loro ferocia e assoluta mancanza di regole in battaglia. Non hanno alcun tipo di pietà e non seguono alcun principio cavalleresco. Prediligono il corpo a corpo con corte asce bipenne o grandi spade. I loro armamenti non sono raffinati ma tendono ad essere molto efficaci in battaglia per la loro assoluta dissennata sete di sangue.
Caratteristiche: i morgni sono di statura piuttosto bassa e tozza. Di certo non paragonabili ai nani, ma solo raramente raggiungono l’altezza degli ulgan dell’est, i più bassi mediamente. Questo non deve però trarre in inganno perché la rapidità nei movimenti è in ogni caso molto elevata. La loro costituzione robusta li dota di grande forza sia sul campo di battaglia che per qualsiasi tipo di attività. La carnagione è piuttosto scura, lievemente più scura degli ulgan dell’est, e lo sguardo, sia dei maschi che delle femmine, denota sempre una sorta di cattiveria di fondo, parrebbe come se tutti gli individui fossero arrabbiati o in ogni caso cupi per qualche motivo. Sembra quasi che questo popolo sia incattivito nei confronti del mondo ed ogni loro atto, ogni situazione che vivono pare intrisa di odio e collera. A causa di questo nel loro territorio spesso scoppiano scontri furibondi tra clan che arrivano persino ad annientarsi reciprocamente. Non vi sono grandi differenze tra i clan che, nei secoli, si sono senz’altro mescolati, ma anche in questo caso nei clan dell’est si notano più spesso individui un po’ più alti e con i capelli leggermente più chiari e a ovest il contrario. Gli occhi sono praticamente sempre scuri: neri o marrone, anche se nascono a volte delle giovani morgni dagli occhi verdi e dall’incarnato più chiaro, con capelli castano-biondi. Di solito però sono figlie dei capoclan che difficilmente mescolano il loro sangue. I maschi, fin da giovanissimi, si irrobustiscono con pesanti addestramenti militari o di caccia e le femmine devono badare alla casa e all’ellavamento o coltivazione per cui si tratta di un popolo temprato da usi e costumi molto ardui. Sono pochissimi, un numero infinitesimo, i morgni che impegnano la loro vita in attività intellettuali per cui tutto il popolo è composto di individui normalmente rozzi e grossolani. È un popolo molto prolifico, a differenza dei delfydi, e ogni famiglia ha sempre un gran numero di figli e, seppure la mortalità sia alta viste le condizioni difficili in cui crescono, il popolo morgni è sempre in grande crescita demografica. Questo è uno dei motivi per cui, era dopo era, non smettono mai di voler conquistare la piana del Sicland, il luogo più fertile dell’intera Arkhesya.
Religione: in questi clan vige la più assoluta e anarchica idolatria. Vi sono miriadi di idoli per ogni atto della vita del morgni. Nei villaggi spesso si vedono totem votivi e divinità intagliate nel legno o nella pietra. Tra le divinità più potenti vi sono quelle specifiche legate al clan, che solitamente sono legate ad animali feroci o a uccelli predatori, oppure a divinità di guerra o comunque protettrici durante gli scontri con il nemico. Questo naturalmente è legato all’indole belligerante di questa razza. Non posseggono templi e tra i pochi riti che utilizzano per ingraziarsi gli dei allestiscono grandi falò dove sacrificare animali agli dei. Alcune cronache riportano tra le vittime di questi sacrifici anche individui delle altre razze, ma parrebbe (da osservatori dravidi) che tali barbarie non possano essere annoverate tra le notizie fondate.
I morti del popolo morgni vengono per tradizione fatti a pezzi e gettati in fosse a cielo aperto, poco distanti dalle città dove diventano preda di animali selvaggi e creature immonde. L’unica accortezza dei morgni è stata quella di costruire questa sorta di fosse comuni in zone ricchissime di branchi di predatori e animali che si nutrono di carogne. Nonostante ciò può accadere che scoppino epidemie fortemente distruttive. In questi casi i clan usano il fuoco purificatore senza risparmiare interi villaggi che vengono chiusi e letteralmente inceneriti, con all’interno tutti gli abitanti.
Costumi: pochissimo si può dire sulle loro abitudini visto che vivono quasi completamente allo stato brado rispettando esclusivamente le regole del clan. Quasi totalmente carnivori vivono di caccia e pesca. Non coltivano nulla e si nutrono raramente dei tuberi che trovano spontanei in certe aree del nord.